Giacomo Papi

I primi tornarono a nuoto

Bagni San Giorgio, ore 21.30

Einaudi editore

Romanzo

insieme alla presentazione del libro 'Inventario sentimentale' dello stesso autore

I primi tornarono a nuoto

A parlarne insieme all’autore: Silvia Franceschi

A Bonassola, presso BAGNI SAN GIORGIO, via Fratelli Rezzano.

L’evento è organizzato da Spazio Blue Train e Bagni San Giorgio con la collaborazione de l’Eco di Levanto e della libreria Alphaßeta di Bonassola.

La trama, a raccontarla, sembra perfetta per un horror: un giorno, di punto in bianco, i morti cominciano a ricomparire sulla terra, esattamente lì dove le loro vite si erano interrotte. Non hanno cattive intenzioni, almeno all’inizio, anzi, il loro arrivo è una festa: la morte è sconfitta, è sconfitto il dolore del lutto, non esiste più fine e ognuno si prepara a riabbracciare gli amori, i genitori, i figli perduti.
Solo che presto appare chiaro che a tornare sono tutti i morti. Di tutto il mondo, di tutti i tempi. Arrivano dall'Ottocento, dal Rinascimento, dalla Preistoria oppure solo da ieri. Qualcuno può ancora incontrare i propri figli, magari brutalmente invecchiati, qualcuno non ha neppure idea di cosa sia la civiltà. È un esercito deciso a prendersi spazio, cibo, risorse. E allora, tra i vivi e ritornati, si scatena una vera e propria guerra.
Il «ritorno» raccontato da Papi, però, è lontano anni luce dai cliché della narrativa e del cinema «di genere» sui morti-viventi.
Scrive Buttafuoco su Repubblica: «I morti di Papi si riprendono i propri luoghi e le proprie case, salutano i propri cari e quasi non c'è spavento, anzi: hanno polpa viva, più di quanta ne abbiano i vivi. Non sono zombie, non hanno sudari e dalla loro bocca non escono i vermi della decomposizione, ma fiori odorosi di vita nuova».
Sono uguali a noi in tutto e per tutto, tornano al mondo nudi come neonati, e dei neonati hanno la stessa fame, la stessa voracità, lo stesso bisogno di prendere tutto senza dare nulla. I morti di Papi sono, a tutti gli effetti, di nuovo vivi, e vivere è l’obiettivo al quale non intendono rinunciare, per nulla al mondo.
Adriano Karaianni è il medico che ha scoperto il primo rinato. La sua storia con Maria è ancora giovane, ma lei aspetta un bambino da lui, proprio adesso che nascere, far nascere, è diventato un delitto. La loro storia fa da controcanto alla battaglia che l’umanità deve combattere per la sopravvivenza.
Con una lingua nitida e un ritmo serratissimo, Giacomo Papi ci consegna un romanzo che ha sì il passo avvincente dell’azione, ma è al contempo una riflessione sentita e complessa sul senso stesso dell’esistenza, sul legame profondo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, e sull’amore, che si rivela l’unica forza capace di farci restare umani.

Giacomo Papi è nato a Milano nel 1968. Autore della trasmissione Che tempo che fa, e della fortunatissima rubrica Cose che non vanno più di moda per D di Repubblica, Papi ha esordito nella narrativa con un romanzo che reinventa uno dei luoghi più fecondi del nostro immaginario, quello del «ritorno dei morti». Nel 2013 ha pubblicato Inventario sentimentale, nato dalla sua esperienza di tre anni alla rubrica del D di Repubblica.

Presentazione libri

Spazio Blue Train

Via Fratelli Rezzano

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